Un anno dopo

L’estate scorsa aprivo questo sito piena di intenzioni pressoché enciclopediche ma anche consapevole che tale genere di intenzioni ha il carattere di un fuoco di paglia. Troppi gli ostacoli.  Il tempo prima di tutto – anche perché ho un’irrimediabile connessione lenta.  Poi l’immersione in un mare magnum che si allarga sempre di più e che rende disperante ogni navigazione: più ti sposti fra i siti, i nomi, i libri, le uscite, più ti sembra di stare ferma.

E infine il senso di tutto ciò. Ma questo è il punto meno problematico. Proprio perché è un’operazione praticamente dissennata e tanto vale accettarla per ciò che é.

Ma quello che risulta più difficile é mantenere una totale mancanza di giudizio: non soppesare, non valutare, non costernarsi. Mentre la maggior parte delle voci qui elencate indurrebbero, invece, a urlare forte la rabbia per il fatto che la scrittura “femminile” ha troppo spesso quel colorino azzurro pallido. Poi una rinviene e si dice che anche quella maschile, in effetti …

Così oggi ho ricominciato, per puro caso e senza alcuna intenzione. Ho ricominciato a rincorrere nomi sul web, ho ricominciato a navigare.

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